P di PERSONA


“In quest’azienda si sta bene perché ci sentiamo persone e non numeri” …

Durante un colloquio in un’azienda metalmeccanica, Miriam mi disse proprio così…

“In che senso?” le chiesi.

Ed ecco che in quel momento Miriam iniziò a raccontarmi, con gli occhi che si facevano lucidi, di momenti complicati della vita superati anche grazie alla comprensione di un capo pronto all’accoglienza e all’ascolto.

Essere trattati come PERSONE, destinatarie preziose e uniche di attenzione, è ciò che ci consente di vedere nell’altro la gentilezza” in azione”.

Trattare gli altri come PERSONE e non come numeri o oggetti ci chiede però un’attitudine: vedere nell’altro qualcosa di irripetibile e dunque, proprio per questo, qualcosa di meritevole di interesse, cautela, riguardo.

Vale per i medici nella relazione di cura

Vale per educatori, insegnanti e formatori

Vale nei gruppi di lavoro e nelle relazioni di comunità.

Con chi condividiamo il nostro percorso?

Quali motivazioni, aspettative, caratteristiche, bisogni ed emozioni connotano le persone intorno a noi, rendendole diverse nella loro unicità?

Valeria Pruzzi