Q di QUALITA'


Cosa c’entra la qualità con la gentilezza?

Quando penso alla qualità, penso ad un equilibrio tra dimensioni che dialogano tra loro in modo dinamico, tale per cui è garantito alla persona il massimo del beneficio e di vantaggio, di qualsiasi campo e settore si tratti.

Basterebbe questo per avvertire sensibilmente la connessione con la gentilezza, per come abbiamo cercato di “dispiegarla” con le parole dell’alfabeto tradotte fino a questa lettera.

Dispiegare nel senso di “togliere le pieghe” così da vederne più chiaro e nitido il contenuto.

Un contenuto fatto di rapporti, sincronie, bilanciamenti, equilibri dinamici dotati di senso in quanto direzionati a guidare l’essere umano dentro “le pieghe” della vita, articolata e complessa e talvolta resa complicata dalla scarsa circolazione della gentilezza.

Ci hanno detto, molto spesso, che la qualità costa, che ha un prezzo, quasi esclusivamente in termini di denaro. Ma la moneta “sonante” non è il solo materiale che costituisce un costo.

Proviamo ad operare un rovesciamento di prospettiva e domandiamoci invece quale è il costo che stiamo pagando per la carenza diffusa della qualità, nei rapporti e nelle relazioni nelle quali, per l’appunto, viene a mancare la gentilezza.

Le definizioni più classiche date dalle scienze sociali definiscono la qualità come un rapporto tra costi e benefici, tra aspetti quantitativi e qualitativi, tra efficacia ed efficienza. A mio avviso, queste sono definizioni superate dalle evidenze, vissute in tutti i possibili contesti, in quanto pongono in contrapposizione pesi e misure.

Mi convince maggiormente la prospettiva secondo la quale la qualità è la spinta umana che impegna una persona nella ricerca di senso, di armonia tra tutte le dimensioni compresenti sullo scenario dell’esperienza quotidiana. La qualità dell’aria, dell’acqua (quella che ci è rimasta), del cibo che ci nutre, dell’ambiente naturale che ci ospita, delle case, del lavoro, della vita in senso ampio e onnicomprensivo, sembrano essere compromessi.

È urgente fare ritorno all’equilibrio e alla dimensione armonica tra tutte le espressioni vitali dell’essere vivente, per generare una rinnovata qualità di vita.

E’ urgente andare verso la gentilezza dispiegata in tutte le sue forme con un cambio di postura mentale, al quale è diventato irrinunciabile educarci e rieducarci scambievolmente.


Paola Fusaro